Nuove valute in arrivo: Facebook lancia una nuova moneta virtuale.

Sta facendo molto rumore la notizia che Facebook, il più grande social network del mondo, insieme ad alcuni soci tra i quali Booking, eBay, Farfetch, Lyft, Spotify e Uber, stia per lanciare una nuova moneta virtuale tipo il Bitcon.

Nel progetto sembrano essere interessate anche società che offrono servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro tramite Internet, come Mastercard, Paypal, PaYu, Stripe e Visa… Non proprio dei novellini!

La nuova moneta virtuale potrà essere utilizzata, sulla piattaforma social americana, per eseguire pagamenti, acquisti e/o per  qualsiasi altra transazione tra individui che volessero scambiare denaro.

Il progetto desta molta preoccupazione nelle alte sfere e potrebbe ovviamente essere dichiarata fuori legge dalla SEC americana e dalle altre agenzie di controllo Borse Valori del mondo.

Qual’è il rischio? La nuova moneta virtuale, che entrerà in scena, non sarà governata da alcuna banca centrale ma sostenuta dalle più grandi società tecnologiche del mondo…

Cosa che metterebbe certamente in allerta i Governi di tutto l’emisfero.

Secondo David Marcus, project leader del team che sta guidando il piano di lavoro della nuova blockchain di Facebook, la nuova valuta virtuale, chiamata Libra, sarà ancorata ad un paniere di valute quali il dollaro, l’euro, lo yen,  e addirittura l’oro, che permetterà alla moneta stessa di salvarsi dalle oscillazioni di valore, come accade per le altre criptovalute virtuali.

Il motivo? Le comuni valute virtuali sono valutate in base alle regole di mercato della domanda e dell’offerta. A causa di questo, fino ad ora, varie valute virtuali sono nate e morte alla stessa velocità di un fuoco d’artificio.

Libra, invece, avrebbe fondamenta solide, che poggerebbero su asset, stabili e sicuri, che la sosterrebbero e la accrediterebbero.

Analizziamo l’argomento alla base: cosa rende una moneta un mezzo di pagamento stabile tra soggetti? Semplicemente la fiducia, la valuta è un mezzo per scambiarsi beni e servizi tra individui che la riconoscono con il suo valore intrinseco e nella quale ripongono estrema fiducia.

Forse i tempi non sono ancora maturi, forse tra un centinaio di anni esisterà una moneta globale, che prima di tutto deve essere unitamente riconosciuta dal genere umano.

La scommessa di Facebook potrebbe essere una soluzione valida e semplice per il network di aziende che aderiranno all’iniziativa, anche se entrare nella testa e nei portafogli delle persone è tutt’altra storia…

Mi viene da riflettere sul perché non continuare a pagare direttamente in dollari o euro, già a nostra disposizione. Dopotutto, le persone vengono pagate per il proprio lavoro in moneta sonante e non in criptovalute che potrebbero scomparire velocemente a seguito dell’eventuale fallimento della società che le ha generate.

Ad occhio, ma questa è solo una mia opinione, queste nuove soluzioni sembrano solamente un modo per indurre i 2,4 miliardi di utenti, che sono iscritti al social, ad aprire un conto (nella nuova futura Banca di Facebook) facendo loro versare valuta legale e sicura, come euro, dollari, ecc., per gli acquisti online.

Il guadagno dove sta? Ovvio, è l’elevato volume di denaro che rimarrebbe inutilizzato e che potrà essere investito dalla banca che gestirà il progetto e che avrà lauti guadagni sui mercati obbligazionari, grazie anche ai titoli di Stato.

Sarebbe un’ottima apertura di business per i colossi del web che, di conseguenza, macinerebbero enormi utili senza fare quasi niente.

Questo, secondo me, è il vero motivo di questo nuovo progetto. Basti pensare che ormai, ai giorni d’oggi, le menti più elevate dei mercati, i più grandi geni della finanza, lavorano nel mondo delle società tecnologiche e di comunicazione.

Beh, non ci resta che tenerci informati e vedere come andrà a finire la questione!

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